Ora che i miei figli se ne sono andati è enorme.
Le stanze sembrano essersi raddoppiate di volume e triplicate come numero.C'è freddo.
Un vento sembra muoversi per la casa
a percorrere le stanze alla ricerca di qualcosa o qualcuno.
Tutto è immobile, in attesa di ritrovare il proprio posto,intanto giace guardingo e sembra spiare il mondo.
Ogni cosa sembra stare sospesa .
Il panno sul divano attende il profumo dei giovani corpi.
Il frigo attende i rumorosi pranzi in famiglia.
Il tavolo aspetta le braccia che posavano spesso per un caffé.
I letti su cui i ragazzi riposavano, parlavano, leggevano,
sono rigidi, tesi, come incapaci all'uso consueto.
Ed io sono invecchiata.
Non rido più come allora.
Sono anch'io in attesa del loro ritorno.
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