domenica 15 maggio 2011

Pari opportunità

La Dirigente mi ha chiesto all'inizio di novembre se avessi voluto partecipare con una delle mie classi ad un concorso regionale sul tema delle pari opportunità e abbattimento degli stereotipi di genere.
Siccome è un tema che tratto ogni anno scolastico e sul quale di solito mi soffermo un po' ho accettato senza avere bene la consapevolezza del da farsi.
Ho scelto la terza A perchè sono meno numerosi, perchè sono ragazzi in genere disponibili alle iniziative ed anche perchè ero convinta che sarebbe stato facile lavorare con loro, data la conoscenza e anche la stima reciproca.
Il progetto ha preso forma nel corso della discussione scolastica. E' partita da subito l'idea di fare un sondaggio sui giovani della zona per verificare la situazione delle donne mature e le prospettive future  delle ragazze.
E' stato necessario ritornare indietro ed andare ad analizzare la situazione attuale delle donne italiane nei confronti delle francesi, delle tedesche e delle inglesi.
I ragazzi hanno collaborato, sono stati disponibili come previsto, ma non mi è sembrato che abbiano davvero capito i risultati ottenuti, il quadro che emerge da questo lavoro.
Spero comunque che a distanza di tempo ripensino a questo lavoro e sappiano trarre il dovuto insegnamento.
Il risultato finale è abbastanza buono, ma un po' deludente per il prodotto multimediale non magistralmente realizzato. .... Ma che si poteva fare... sono ragazzi!!!

Giorno di riposo

Un cielo grigio, un lieve vento che scuote le foglie, nessuno che rompe il silenzio del  giorno festivo, pochi veicoli le cui ruote scorrono sul bitume rorido, nessono che dice:" Dove sei?".
Sono in soggiorno, penso, rifletto, cerco, scrivo; vedo che sono le 10 e mi chiedo se potrò  godere di questo silenzio  per diversi minuti  e spero  di  poter ne usufruire per  diverse ore.
Mi prende un senso di inquietudine, forse ho soli pochi minuti e poi il mio cosmo deserto si riempie di rumori, di voci e peggio di richieste.
Non  posso più riflettere come vorrei, perchè temo che tutto si fermi, che il mio universo cessi per essere demolito con un fiume di pretese..
Sono le undici e smetto di scrivere, chiudo il computer, così non subisco lo scorno che un altro operi per me.

Test scritto senza la lettera A sull'onda del gruppo OULIPO

FILASTROCCA DELLA TERZA ETA’

Non è una malattia la senilità. E’ una stagione dell’esistenza come lo son l’adolescenza l’infanzia e la maturità. Non è un appestato ...