sabato 21 aprile 2018

Cartolina per il fronte

Sono le 9 o poco più. Il postino se n'è appena andato. Ha portato una lettera verde e noi tutti sappiamo cos'è. La mamma ha ricevuto la posta. Non ha battuto ciglio, quella lettera verde l'ha messa sulla madia, come se non fosse importante. Ugo è venuto a vedere cos'era arrivato. Non ha detto nulla nemmeno lui, ha solo puntato lo sguardo sulla famigerata lettera poi se ne è tornato al suo lavoro. Che strana atmosfera! Che silenzio glaciale, eppure è estate. Nessuno vuol parlare, tutto si è gelato nello stomaco e non si scioglie. Ugo ha già letto il manifesto che invita i giovani della sua annata a presentarsi al servizio di leva. Già sa che dovrà partire, solo non sa per quale fronte. C'è un fronte migliore dell'altro? La guerra è guerra ovunque.Il nemico è feroce ovunque. Ma Ugo non è feroce, Ugo non odia nessuno. Lui, cresciuto in questa casa di campagna, con la sua famiglia che ama profondamente, è un uomo mite. Ugo non ha mai lasciato il suo paese, non sa dove sia la Germania, la Francia, l'Albania. L'Africa per lui è ai confini dell'umanamente concepibile. Questa guerra, per la quale è chiamato a combattere, non gli appartiene. Perchè combattere? Nel pomeriggio Eva prende coraggio. E sola e quella lettera che ogni tanto ha furtivamente guardato, finisce tra le sue mani, che la aprono come guidate da una forza inesorabile. Africa orientale è la destinazione! Ugo è dietro di lei, l'ha seguita e ha voluto essere là e leggere anche lui. Com'è possibile? Africa orientale? Ma là gli uomini non sono uomini! Là gli uomini si nutrono di altri uomini. Glielo hanno raccontato i suoi amici al bar. In Africa i neri sono primitivi e non combattono come noi. Là gli uomini vivono nella giungla, mangiano cibo raccolto e talvolta si nutrono anche di carne umana. Eva ha girato il capo e ha visto Ugo dietro di sè coprirsi il volto con le mani. Eva è disperata. Ugo dovrà partire comunque. Non potrà fuggire, non potrà disertare, perchè allora sarà morte sicura. I disertori sono fucilati immediatamente. Questo annuncia il manifesto su tutte le strade del paese. Ugo se ne è andato. Non riesce a parlare, non riesce ad urlare. Vuole solo scomparire. può fare qualcosa per lui, nessuno può consolarlo. Franco, il fratello maggiore, lui non partirà per il fronte. I genitori sono anziani e lui sarà il capofamiglia e si occuperà dei terreni quando i suoi fratelli minori saranno in guerra. Giovanni lui, è ancora diciassettenne e non è ancora il suo momento e Clementina, fortuna sua, è una donna e non dovrà combattere. Ugo corre in camera sua, prende due cose senza nemmeno tanto pensarci e corre via, scappa, corre, se ne va da quella casa dove sente odore di guerra e di morte.

FILASTROCCA DELLA TERZA ETA’

Non è una malattia la senilità. E’ una stagione dell’esistenza come lo son l’adolescenza l’infanzia e la maturità. Non è un appestato ...