giovedì 31 dicembre 2009

Gli auguri di Natale

Adoro giocare con le nuove tecnologie. Ho creato due gruppi di contatti nel mio indirizzo di posta elettronica per comunicare on-line con gli alunni. L'ho fatto perchè vorrei spingere i miei ragazzi ad usare internet e la comunicazione on.line per imparare, par allargare le conoscenze. La maggior parte di loro usa Internet per passare delle ore su Facebook, ignorando le molteplici possibilità date dal Web. Alcuni invece sono bravi sanno servirsene con destrezza e sono quindi da esempio per i loro compagni.

Questa volta, invece dei compiti ho inviato un video di auguri accompagnato dai miei personali. Ho scritto a 30 alunni e ho ricevuto due risposte:
La prima:
MERCI...

La seconda:
Bonjour madame!!!!!!!!!!!!!!!!!!!excuse moi , mais je suis en train de me colleguer.... merci beaucoup de votre souhaite je vous faites de mes meilleures souhaites de bonne noel et vacances à vous et a vos famille ......encore merci beaucoup
Non voglio fermarmi sulla correttezza formale di quest'ultimo biglietto, mi interessa invece piuttosto la natura del messaggio.
Che dire.... Se ripenso alla mia infanzia, quando une mese prima di Natale bisognava cominciare in segreto ad informarsi dell'indirizzo dei professori per mandare a tutti loro gli auguri di Natale... direi che le cose sono cambiate molto.
Anche il fatto che mi abbiano risposto due ragazzi di sesso maschile mi fa riflettere sulle differenze tra la mia educazione e quella dei ragazzi di oggi.
Una ragazza non avrebbe dimenticato di essere bene educata e rispettosa, ad un ragazzo invece si sarebbe potuto concedere di omettere certe formalità.
Che dire quindi. Evviva alla buona educazione dei maschi di oggi!!!
Grazie quindi alle loro mamme, che non hannom ripetuto i modelli ricevuti ed hanno insegnato loro le buone maniere.

lunedì 28 dicembre 2009

Il mio primo articolo

Sono insegnante di francese in un istituto tecnico commerciale in una piccola città del nord-Italia. Ho cinque classi dalla prima alla quinta.
Adoro il mio lavoro, ma per insegnare a degli adolescenti una lingua come il francese bisogna cercare la motivazione tutti i giorni nella voglia di cambiare, di stupire e di stupirsi che fortunatamente alberga in me da sempre.
Detesto tutto ciò che è noioso, ripetitivo, senza senso, perciò le mie lezioni difficilmente sono noiose. Forse non sono sempre interessanti, ma di sicuro sono diverse. Adoro che i miei ragazzi partecipino attivamente, che apportino qualcosa di nuovo e personale al lavoro e uesto talvolta è considerato faticoso dai miei ragazzi. Forse preferiscono la lezione tradizionale di grammatica o il testo di lettura, comprensione e esposizione che li investe meno ed è più semplice da fare.
Credo che le mie richiesta siano spesso considerate con quest'espressione: "Che pa...., ma cosa vuole questa sempre con quei suoi compiti .....!!
E spesso quindi le esecuzioni sono poco interessanti.
Mi basta però che almeno un ragazzo abbia colto e risposto positivamente per pensare che la proposta sia valsa a qualcosa.
Attualmente sto lavorando al progetto di similuazione globale "Le village"in una classe prima (14/15 anni). abbiamo creato un blog per documentare tutto il lavoro: wwww.maucapemasos.blogspot.com
al quale rimando per giudicare.
I ragazzi non sono sempre creativi, alcuni lo sono più di altri, ma l'emulazione e la ricerca sono un buon esercizio per migliorare...

FILASTROCCA DELLA TERZA ETA’

Non è una malattia la senilità. E’ una stagione dell’esistenza come lo son l’adolescenza l’infanzia e la maturità. Non è un appestato ...