È un brulichio di suoni diversi, un vivace scambio di saluti e abbracci, un allegro mélange di colori e abiti inconsueti.
Poi, a poco a poco, ciascuno prende il proprio posto, posiziona lo strumento e non si muove più.
Solo il pianista, qualche violino e un corno lontano provano le ultime note.
Imperturbabile attesa, ma ecco due violini che arrivano all’ultimo minuto.
Il direttore fa il suo ingresso, i suoni sfumano, il primo violino dà il La e oh..tutti intonano Happy Birthday. Applausi per il violoncellista che festeggia il suo compleanno.
Allegra parentesi, ma ecco di nuovo il silenzio.
I musicisti guardano attenti il direttore, che con la sua bacchetta dà inizio all’esecuzione.
Occhi, orecchi, mente si lasciano andare. Le note si dipanano, si fondono e si elevano.
È musica per tutto il corpo.
Lo stomaco si stringe, il cuore si dilata, il respiro s’interrompe, gli occhi si emozionano e calde lacrime scendono copiose sulle guance.
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