mercoledì 1 maggio 2019

Viaggio nel mondo degli insegnanti. La rampante

La rampante
Di solito bionda
Destinata naturalmente a vivere nella tensione, perché nella scuola non esiste progressione di carriera, aumento salariale o evoluzione di incarichi, impavida, continua la sua arrampicata.
Ciò a cui tende è avere la considerazione del capo istituto. Per ottenere questo, cerca in ogni modo di mettersi in luce: concorsi con le classi, progetti roboanti, presunto rinnovamento didattico, uso spregiudicato delle nuove tecnologie, collaborazioni esterne…
E’ evidente che gli alunni rappresentano un mezzo per raggiungere i suoi obiettivi. Piuttosto che considerarli giovani con una personalità in formazione, li vede gli interpreti del suo percorso verso la popolarità.
I discenti sono imbuti da riempire con il maggior numero di conoscenze utili a superare brillantemente esami, concorsi competizioni.
Dopo essere riuscita, con tenacia, a scalare i livelli di scuole e dal professionale, passando per il tecnico, è arrivata ad insegnare in una scuola prestigiosa, ora può finalmente aspirare ad avere il successo agognato.
E allora non si fa scrupolo ad assegnare grandi quantità di pagine di studio , lunghe memorizzazione di contenuti, impegnativi compiti da risolvere.
Nessuna lamentela è tollerata, né dagli alunni, né dai genitori, chè allora si scatena la sua rappresaglia.
Bisogna ammettere che anche questa discutibile metodologia dà i suoi frutti. Gli alunni finiscono per imparare.
Naturalmente inclini allo studio, avvezzi alla fatica, ormai rapidi nel memorizzare , svelti nel cogliere nessi e collegamenti, le accordano le soddisfazioni che desidera.
E allora ecco la bandiera da tenere alta e da sventolare davanti agli occhi di colleghi, genitori e capo istituto!!!
, forse perché è il colore che la distingue dalla massa bruna, longilinea e fumatrice. Deve pur scaricare lo stress della scalata.

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